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XXII
SOPRA BASSANO
Che fiume è questo, di gran ponte adorno
e si famoso per benefich’onde,
su le cui vaghe ed onorate sponde
Iacopo nacque e Ferracino un giorno? (0.
Che gente è questa, a cui piú liete intorno
ridono le campagne e piú feconde;
ove han Parti gentili, ov’ han le bionde
vergini d’ Elicona almo soggiorno?
Che ciel è questo, in cui vapor non sale
tetro, maligno; e in cui su lievi piume
trascorre dolcemente aura vitale?
Quante grazie ti rendo, amico nume,
che pietoso segnasti al mio natale
questo ciel, questa gente e questo fiume.
XXIII
AL SIGNOR IACOPO CHIODO
compilatore delle venete leggi, essendo eletto parroco un suo fratello. Kgli soprantendeva in quel tempo a una nuova edizione del veneto Statuto civile , accresciuta
e purgata da gravissimi errori.
Esci da l ’ombre dove teco alberga
lo stuolo immenso de le adriache leggi,
e dove il bel volume orni e correggi,
onde limpido e schietto il vero emerga.
Esci, e a l’ampia cittá dando le terga,
su barchetta che rapida galleggi
afferra il lido e cerca i pingui greggi,
ch’or del germano tuo baciari la verga.
Vedrai quelle felici alme campagne
ove ride la gioia, ov’altri mai
fuor che il tradito rusignuol non piagne.
E i codici memhrando: — A che — dirai —
sudar io piú, se tra i bifolchi e l’agne
quel dritto ch’io ricerco alfin trovai?
[ i ) \acopo da Ponte famoso pittore e Bartolommeo Ferracino celebre ingegnere.