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3
Né riprese voi siete: in mode nuove
meglio che in altro il tempo si dispensa,
e vada pure il damerino altrove,
che ritornar potrá dopo la mensa.
Ma veggo il dotto artefice che move
a la sublime acconciatura immensa;
10 col guardo lo seguo, e voi frattanto
seguite col pensier, signori, il canto.
4
Giá de la ricca femminil toletta
ubbidienti s’aprono le soglie.
Fillide avanza, e il parrucchier le assetta
un bianco lino su le rosee spoglie:
indi s’inoltra e la gentil seggetta
su l’origliero morbido l’accoglie,
onde col fido vetro or si consigli,
che vai piú del marito e piú dei figli.
5
Antico è un uso tal, quindi ci narra
la prisca istoria (1) e Giovenale istesso (*)
che del tupé l’invenzion bizzarra
piacea fin dal suo tempo al vago sesso;
e ce ne dá bastevole caparra
11 motto che al volume in fronte ho messo,
il quale chiaramente a chi noi crede
di tale antichitá puote far fede.
6
Anche le tele vecchie e polverose
che negli alberghi pendono dai muri,
dove le nonne e Tavole famose
stanno dipinte ai secoli venturi,
ci mostrano un tupé fra l’altre cose,
che certo basta a renderne sicuri
d’un tal ciuffo l’origine e i natali
doversi ricercar nei prischi annali.
(1) Tucidide, Marziale, Erodia.no, Servio, ecc.
(a) Giovenale, Satirae , vi.