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e i semplici augelletti
che giá provar l’inganno,
in ferrea gabbia stretti
gli altri allettando or vanno.

Indi capanno sorge
di verdi foglie attorto,
d’onde i volanti scorge
l’uccellatore accorto.

Un fil sovente ei scuote,
fra cui gli augelli accolti
volando in larghe rote
sembrano errar disciolti.

Su quei l’alata schiera
ferma l’incauto volo,
e gittasi leggera
sul mal sicuro suolo.

Slanciansi allor randelli,
mettonsi fischi e grida;
e nel fuggir gli augelli
dán ne la rete infida.

Virginia il loco ascese
e co l’usate forme
ad ingannar attese
dei semplici le torme.

Librato in su le penne
a caso il nume arciero,
su la selvetta venne
a torcere il sentiero.

Essa che il volo scòrse
del tristarel Cupido,
tosto al randello accorse
e l’atterri col grido.

Ratto su l’ali Amore
non lunge il voi rivolse,
e d’onde uscia ’l rumore
lo sguardo irato volse.

Vide gentil donzella
che a lui predar si appresta,
tanto leggiadra e bella
quanto pudica e onesta.