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ANACREONTICHE - CANZONETTE - ODI 1 6 1
A si funesta immagine
il mio pensier non regge:
o di miserie prodiga
inevitabil legge!
Tre volte felicissimo
quel vermicciuol beato,
cui d’un perenne esistere
volle arricchire il fato.
Se col pensier fantastico
di contemplarlo brami,
a l’opra inteso fingilo
dei rilucenti stami.
Ei sul tenace vimine
le fila or avviticchia,
e nel tessuto bozzolo
s’appiatta e si rannicchia.
Ivi depon sollecito
la spoglia irsuta e gialla,
e sbuca fuor del carcere
in tremola farfalla,
che adulta e semilacera
giá di perir non teme,
poiché vitale infondesi
nel propagato seme.
O legge inesorabile
di queste membra inferme,
che invidiar si deggiano
una farfalla, un verme!
I. Vittorelli, Poesie.
li