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PER LE NOZZE DEL N. U. PIETRO PISANI
Ove son esse le purpuree foglie
e le catene di forbito argento?
Perché squallido e mesto al portamento
ricusi entrar ne le Pisane soglie?
Forse (dillo, o Imeneo) te ne distoglie
l’aspra memoria del famoso evento W ,
quando tu stesso... Ah! che in si bel momento
non lice rammentar affanni e doglie.
Va’, prendi le catene e fa’ ritorno
con le rose sul crine. Io ti predico
oggi lieto e propizio un tal soggiorno.
Non senti l’Adria che di plauso amico
empie i lidi vicini? Ah! questo giorno
compensar ti saprá del torto antico.
XIII
Essendo stato riconosciuto a patrizio veneto ed eletto pretore a Vicenza
il nobil uomo Pietro Pisani.
Squarciato è il velo che per diece e diece
anni troppo nefasti e a correr lenti
cinse l’eroe Pisano, e fra le genti
si lo adombrò che ravvisar noi fece.
Eccolo in pien meriggio: eccolo invece
ricoperto d’insegne aureo-lucenti.
Mirategli nel viso i geni ardenti
di quel gran sangue che mentir non lece.
Dispiega il manto di color vermiglio,
órnati il capo di festive bende,
e accogli, o Berga, il memorabil figlio.
T’amano i numi, se a guidarti imprende
chi tutto seppe con tranquillo ciglio
il libro meditar de le vicende.
(i) Alludasi alle vicende del matrimonio da cui è nato lo sposo.