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ANACREONTICHE - CANZONETTE - ODI
E tu con ciglia intrepide
fra il sacerdote e l’ara
offri spontanea vittima
la libertá si cara ?
Senza che ferreo vincolo
il piè t’annodi e stringa,
non puoi contenta vivere,
viver non puoi solinga?
Il solitario passero
ama l’orror piú fosco,
benché disciolto e libero
possa fuggir dal bosco.
Ferma un istante, o semplice,
ferma un istante, e poi
ne l’antro irrevocabile
nasconditi, se vuoi.
Ma di soavi aroinati
chi sparge l’aure intorno?
e chi l’ incendio tempera
de l’infocato giorno?
Spuntan viole e anemoni
su l’arido cammino;
ah che lo sposo viensene
dal mistico giardino !
Ei qual saetta rapido
ad incontrarla move,
e fresca ambrosia e nettare
in mezzo al cor le piove.
Ella nel sen beatifico
sviene d’amore assorta:
oh noi tre volte semplici !
oh lei tre volte accorta!