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XXI

PER NOZZE

ALLA SPOSA.

Dimmi, sei tu la figlia
de la vezzosa Dori (0,
che agP innocenti amori
le corde mi temprò?

per cui su queste chiome,
che giá si fèr nevose,
i mirti con le rose
Apolline intrecciò?

Quella tu sei : mel dice
Paria del viso onesto;
mel dice il passo, il gesto,
il guardo, il favellar.

Ma piú mel dice il core,
che pien di un dolce alletto
sprigionasi dal petto
e nel sembiante appar.

Che vagliono due labbri
tinti di grana pura?
due guancie in cui natura
cento perigli ordí?

La femminil bellezza
a dileguarsi è pronta:
ogni magia tramonta
col tramontar del di.

(i) Le anacreontiche dirette a Dori allorché prendeva le acque di Recoaro
furono le prime dalPautore composte.