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Così di Reggio presso le marine
Ai venti esposte i dì, lettore, io spendo,
D’alcuna delle suore Eliconine
I baci soavissimi cogliendo.
Evito il volgo, e in nessun tempo fei
Stima delle mutabili sue lodi;
Solo mi basterà che a’ versi miei
Abbiano arriso uomini illustri e prodi
Forse drizzando un passaggiero a questa
Contrada il passo per affetto antico,
Saper vorrà con amorosa inchiesta
Ove sorga del vate il tetto amico;
E cospargendo di devoti fiori
La cara soglia, ne ribacia il sito,
Sclamando: o mio poeta, a che dimori
In questo dell’Italia estremo lito?
S.