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Quante stelle in ciel dan luce,
    Quante son le arene in mar,
    Quanti fiori il suol produce
    Dell’aprile al ritornar;
Quanti pesci in mezzo all’onde
    Vanno, o augelli pel seren
    Äer volano e gioconde
    Note versano dal sen;
Tanti a te raffermi Iddio
    Col nov’anno gaudî in cor,
    Qual ti merti, o dolce mio
    Venerando genitor.
S.



Se te avesse nel frondoso
    Ida visto il forte augel,
    Tu saresti col vezzoso
    Ganimede assunto in ciel.
S.