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Che la pittura, o Ladage,
Ami negar si puote?
I crini tuoi dipingere
Tu stessa usi e le gote.
S.
Dicea sovente simile
Te a’ cigni l’amator,
Perchè la pelle candida,
Leucippe, avevi allor.
Crin bianco or dei maligni
Anni il venir ti dà:
Più candida de’ cigni
Dirti ecco ognun potrà.
S.
Mentre, o Vecellio, in pingere
Stavi l’aurora, a te
Ella col lume roseo
Dall'alto aere splendè;
O tu alla volta eteria
Rapito la mirasti:
In altro modo a pingerla
Uomo non v’è che basti.
S.