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Ella poi, Signor Tommaso prestantissimo, ha gran merito verso l’italiana letteratura; ma il suo maggior merito lo ha verso la religione santissima, e quì in terra, e poi lassù in cielo sarà, non ne dubiti, larghissimamente guiderdonato. E già quì in terra ha omai nel suo Diego, e nel suo Annunziato un compenso ammirabile ed invidiabile. Oh sorprendenti fratelli! Tutta, non pure Italia, ma e tutta Europa gli ricorda e commenda. Quel potente intelletto di Diego è una delle meraviglie più belle, che splendono oggi nelle colte provincie d’Italia. Io intanto leggo, anzi assorbo e assaporisco il suo Pesce, e vo traendo tutti i giojelli di quel latinissimo Carme, lavorato maestrevolmente sul tornio del gran Mantovano. Tratti tutti i giojelli, vo farne pubblica mostra in un articolo.
- Venezia. Alessandro Piegadi.
Ma quì andava spesso fra me ripetendo, quì in questi versi io sento Virgilio, il suo fare, la sua forza, la sua eleganza... Oh bravo bravo il mio Vitrioli! Tu sei un altro Virgilio; un nuovo Virgilio, ma senza i difetti del primo. Dal poeta Mantovano bisogna traversando i secoli, venir sino al Poeta Calabrese per trovare un Virgilio, ma un Virgilio perfetto.
- Carpi d’Emilia. Gaetano Maini.
Specialmente per due cose è mirabile questo lavoro: per l’eleganza, e per la temperanza dello stile. Nelle descrizioni trovi la semplicità di Lucrezio, nei fatti eroici la Virgiliana nobiltà, nella parte didascalica la concisione e l’austerità di Orazio. Nè, come spesso avviene di coloro che seguono i classici, punto ti accorgi di questa imitazione; perchè vi è uno stile che non è nè di Lucrezio nè di Virgilio, nè di Orazio, che serve a ridurre tutte le varie bellezze ad uno stampo, uno