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AL CAVALIERE
DOMENICO CARBONE
REGIO PROVVEDITORE AGLI STUDII
IN BOLOGNA
Il Cavaliere Diego Vitrioli, che mantiene gloriosamente il primato della poesia latina all’Italia, ha testè pubblicato per le stampe un libretto di Epigrammi di una bellezza veramente meravigliosa. Ve ne sono alcuni sì finamente arguti ed aculeati, che il poeta di Bilbili non li sdegnerebbe per suoi; altri invece sono così illeggiadriti dall’amabile venustà dello stile e dalla soavità del verso, che spirano un’aura tutta greca: e due di questi io volli tradurre, preso a quel mite sentimento di melanconica dolcezza che in essi regna e che tanto piace all’animo mio. La traduzione dell’uno è quasi letterale; quella dell’altro è alquanto libera; perchè nel significare in versi italiani gli affetti di quella cara fanciulletta della Placidia mi son sentito ringiovanire di due lustri, e mi parve di essere ritornato a’ miei vent’anni. Il cuore vi ebbe maggior parte che non l’intelletto, e tu sai che il cuore non ragiona; e però spero che almeno l’indole affettuosa del componimento non sarà alterata, e schietti e naturali ne saranno gli ornamenti. Alla versione dei due epigrammi va innanzi una mia odicina sulla Villetta del Vitrioli, e tu
...... cui diede il ciel placido senso
E puri affetti e semplice costume,
Gradisci il dono ed ama
- Di Voghera li 10 aprile 1864
Il Tuo |