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edizioni lxxxi


XXII 6. Alcuni Mss. leggono a questo punto venivano altre che venivano dicendo, e da tale lezione deriva quella del nostro codice: ueniuano altre cheniano dicendo, che, non intesa e non saputa integrare a dovere, ha dato luogo nella stampa a veniuano altre dicendo.

XXIII 8. Davanti alle parole pareami che la sua faccia manca nella stampa la congiunzione e, necessaria per la sintassi del periodo. Il Ms. ha ben et pareami, ma et è riuscito nel Ms. (c. 15a) così poco distinto e perspicuo, da parere una parola, o meglio il principio d’una parola, cancellata.

XXIII 16. Invece di dissi questa canzone, la stampa ha dissi in questa canzone; e il Ms. (c. 16a) leggeva originariamente allo stesso modo, ma l’in fu poi cancellato ed espunto: se non che pur altre volte il trascrittore del Ms. appare aver trascurato i segni d’espunzione, come se non ne capisse il significato (XVIII 3, alle parole gli occhi in verso nel Ms. è espunto in, e la stampa ha nonostante inuerso; XXIII 5 in faceano è espunto — c. 15a — il no e la stampa ha nonostante facevano) e quanto alla cancellatura, l’in più che cancellato potè parergli riuscito originariamente non nitido per sovrabbondanza d’inchiostro nella penna.

XXXVIII 6. Invece di contrario a quello, come la stampa, il Ms. ha contrario di quello (26a): se non che, mancando l’asta dell’i, compenetrata (come spesso) nel legame del d con la lettera che segue, un d fatto al modo che nel Ms. si vede potè bene esser preso dal trascrittore per un a.

XL 6. La stampa ha & vno dove tutti i testi danno e in uno. Il Ms. laurenziano ha (27b) et ivno, ma l’i si confonde collo svolazzo del v, onde si spiega che possa essere stato trascurato, ed anche che il segno d’abbreviazione sia passato inavvertito.

Che le rime siano desunte dalla Giuntina è dimostrato dal fatto che vengono riprodotti sin gli errori materiali di quella stampa, alcuni dei quali già corretti in essa a c. 147b (se lo saureste, ch’el, e nota inoltre: p. 48 dell’ediz. Sermartelli s’en va, p. 54 qualgiuso). Tuttavia alcuni luoghi furono riscontrati col Ms. laurenziano e modificati: XIII 9 in amorosa erranza (Giunt. in l’amorosa erranza), XIX 7 E alcun santo (Giunt. E ciascun santo. Veramente anche Laur. XL 42 legge ciaschun, ma l’apice dell’i si combina con l’a in modo quasi da formare un l, ed è facile prendere in quella scrittura un ci per un a), XIX 10 gli auuien ciò che gli dona (Giunt. gli addiuien cio che gli dà; Laur. XL 42 veramente: gli adiuien cio chegli dona, ma la misura del verso esclude o l’addivien o il dona); XIX 11 esser può si addorna, e si pura? (Giunt. esser puote, si addorna, e pura?); XX 4 Amor prosire il cor (Giunt. Amor pregiare il core); ibid. Dentro a la qual (Giunt. Dentro a lo qual); ibid. poca (Giunt. brieue), ecc.