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manoscritti | lxvii |
30b. Ad Amantes de suo dolore. O uoi che per la via damor passate.
31a. Piangete amanti poi che piange amore
31b. In mortem. Morte villana e de pieta nemica.
32a. Caualcando laltro hier per vn camino
32b. Rogat ballatam ut cum amore eat ad inuocandam pietatem. Ballata io uoglio che tu troui amore.
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40a. De amoris varietate. Poscia chamor.
42b. Dominam rogat ut sibi auxilietur in ingenii sui perturbatione. La despietata.
44a. Ostendit dolorem sępius causare audaciam. Doglia mi reca.
47b. Deprecatur Amorem ut Domine sue celet luctum suum. Amor da che el conuen.
53. | Bibl. Nazionale di Firenze, Magliabechiano VII, 722 |
Cartaceo, del principio del sec. xvi, di cc. 54 num. Appartenne a m. Giouanni di bartolomeo Vespucci fiorentino, secondo si legge a c. 54b; e fu della biblioteca Gaddiana col n° 872. Contiene da c. 1a a c. 39a:
1) quelle che di sopra ho dette ‘rime scelte’ della Vita Nuova, e
2) le solite quindici canzoni di K2, con in fine la ballata Io mi son pargoletta e il discordo Ai fals ris. Seguono: (40a) Ballata i’ voi, (40b) Negli occhi porta, (41a) Tutti li miei pensier, appartenenti alla
- ↑ In margine, di mano diversa: «dimostra ’l poeta in questo sonetto che andò press’ ad inamorarsi di nuouo dapoi la morte di bce. et questa donna si pensa che e’ fosse monna nanna che lo mouea ad amarla».