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manoscritti xlv
183. 75b. Dante aligeri poeta. Amor da che convien par che mi dolia.
184. 76a. Dante aligeri poeta. Cossi nel mio parlar uol esser aspro.
185. 76b. Dante aligieri poeta. La dispietate mente che pur mira.
186. 77a. Dante aligieri poeta. Tre done intorno al cor mi son venute.
187. 77b. Canzon di meser piero didante aligieri da firenze. Non si po dir che tu non possa tutto.
188. 78a. Dino di meser lambertino di frescobaldi da firenze. Un sol pensier che me vien nela mente.
189. 78b. Dino di meser lambertino freschobaldi. Posscia che dir convien mi cio chio sentuto.
190. 79a. Dino di meser lambertino freschobaldi. Voy che piangete nelo stato amaro.
191. 79b. Dino di meser lambertino frescobaldi. Per gir verso laspera la fenice.
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217. 93a. Meser guido guinizelli. Al cor gentil ripara sempre amore.
218. 93b. Meser cino da pistoia. Io che nel tempo reo.
219. 94a. Meser cino da pistoia. Come in quelli occhi gentili e quel viso.
220. — . Meser cino da pistoia. Si mistringe lamore si mortalmente.
221. 94b. Meser cino da pistoia. Cori gentili serventi damore.
222. 95a. Meser cino da pistoya. Amor cha messo in gioya lo meo core.
223. 95b. Meser cino da pistoia. La dolce inamoranza.
224. — . Meser cino da pistoya. Lomo che conosce tegnio chagia ardire.
225. 96a. Meser cino da pistoia. I non posso celar lo mio dolore.
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232. 99b. Meser lapo giani. Io sono amor che por mia libertate.
233. 100a. Meser lapo gianni. Amore i non son degnio ricordare.
234. — . Meser lapo giani. Gentil dona cortese e di bonayre.
235. 100b. Meser lapo giani. Angelica figura nouamente.
236. — . Meser lapo giani. Dolce il pensier che mi notri el core.
237. 101a. Meser lapo giani. Dona sel priego della mente mia.
238. 101b. Meser cino da pistoia. Se tu martoriata mia sofferenza.
239. 102a. Meser lapo giani disse contra lamorte. O morte de la uita privatrice.
240. 102b. Meser lapo giani de le cinque proprieta damore. Amor noua e anticha vanitate.
241. 103a. Meser cino da pistoia. Amor iuezo ben che tua virtute.
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La copia della Vita Nuova era stata cominciata da altra mano contemporanea (c. 1 e 2a); il Benzoni continuò la trascrizione dal principio della c. 2b. Le divisioni sono a loro posto; di seguito ai passi latini è riferita quella versione che abbiamo trovata nei margini del Chig. L, VIII, 305, congiunta al testo latino con un cioe o un cioe a dire (.... michi cioe ecco ideo piu forte di me che mi vene asignoregiare — .... vestra cioe Aparve gia la beatitudine vostra, ecc.).

L’opera ha per titolo semplicemente: Dante alighieri poeta da firenze, e in fine Amen. amen, senz’altro explicit.