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25 98 VITA NUOVA XXXIX 7 - XL 2 15 Questo sonetto non (livido, però che assai lo mapifeeta la 7 sna ragione.

io Lasso! per forza di molti sospiri, che nascon de’penser che son nel core, li occhi son vinti, e non hanno valore di riguardar persona che li miri.

E fatti son che paion due disiri di lacrimare e di mostrar dolore, e spesse volte piangon sì, eh’ Amore li ’ncerchia di corona di martìri.

Questi penseri, e li sospir che eo gitto, diventali ne lo cor sì angosciosi, eh’Amor vi tramortisce, si lien dole; però eh7 elli hanno in lor li dolorosi quel dolce nome di madonna scritto, o de la morte sua molte parole.

Dopo questa tabulazione avenne, in quello tempo che molta gente va per vedere quella imagine benedetta la quale,«Tesa Cristo lasciò a noi per esemplo de la sua bellissima figura, la 20 quale vede la mia donna gloriosamente, che alquanti peregrini passavano per una via, la quale è quasi mezzo do la cittade ove nacque e vivotte e inorio la gentilissima donna. Li quali peregrini andavano, secondo che mi parve, molto pensosi; ond’io pensando a loro, dissi fra me medesimo: « Questi peregrini mi 25 paiono di lontana parte, e non credo che anche udissero parlo. b « w (ma non M) A (mn non p) gliceroMa.

li quali peregrini).

V.2. l» p donna «• andauano (omesso 18. va. Ln lezione andava, pnr tanto fortunata nelle stampe sino a quest*ultimi tempi, non potrebbe avere più scarso fondamento nei Mss. È data fra tutti i codici di b come variante marginale in Me (donde passò nel testo del codice d’Oxford e nell1 edizione Biscioni), e nel testo la recano del gruppo x soltanto A e del gruppo k solamente T : arbitrii dunque di tardi copisti, non lezioni che risalgano ai capostipiti.

Quanto la lezione va sia opportuna a indicare un’ usanza consueta di tutti gli anni ha mostrato dottamente P. Kajna, Per la data dilla Vita Nuova e non per essa soltanto, nel Oiom. stor. d. lett.

ital., VI, 113 e sgg.