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12 B perché me ricorda che io parlai 0 « de la mia donna, mentre che vivi a, % donne gentili, volontier con vui, non voi parlare altrui, fi se non a cor gentil che in donna sia; e dicerò di lei piangendo, pui che si nè gita in ciel subitamente, e ha lasciato Amor meco dolente.

Ita n’è Beatrice in Paltò cielo, 10 io nel reame ove li angeli hanno pace, e sta con loro, e voi, donne, ha lassate: no la ci tolse qualità di gelo nè di calore, come l’altre face, ma solo fue sua gran benigni tate; 15 cliè luce de la sua umilitate passò li cieli con tanta vertute, che fez inaia vigliar Petterno sire, sì che dolce disire lo giunse di chiamai- tanta salute; 20 e fella di qua giù a sè venire, perchè vcdea ch’està vita noiosa non era degna di sì gentil cosa.

Partisi de la sua bella persona 11 piena di grazia Pan ima gentile, 25 ed òsi gloriosa in loco degno.

Chi no la piange, quando ne ragiona, core ha di pietra sì malvagio e vile, eh’ entrar no i puote spirito benegno.

No è di cor villan sì alto ingegno, so che possa imaginar di lei alquanto, e però no li ven di pianger doglia : ma ven trestizia e voglia 12 31. b x uoglia. 32. b x doglia, ma nella «livialono (XXXI 6) anche MCP Co hanno uoglia (b A non hanno il verso compinto).

31. doglia.... voglia. Latenti- «ielle due lezioni che si sono scani- momanza dei codici ci lascia qui biate il posto, un vóto nell’ una nell'incertezza, avendo ciascuna e nell’altra famiglia. Ma le prò-