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76 VITA NUOVA XXVIII 1-2 Qnomodo sedet sola civitas plena populo! facta est quasi vidua domina gentium. Io era nel proponimento anfcora di questa canzone, e compiuta n’avea questa soprascritta stanzia, quando lo signore de la giustizia chiamoe questa gentilissima a gloriare sotto la insegna di quella regina benedetta virgo Maria, lo cui nome fue in grandissima reverenzia ne le parole di questa Beatrice beata. E avegna che forse piacerebbe a presente trattare alquanto de la sua partita da noi, non è lo mio intendimento di trattarne qui per tre ragioni: la prima è che ciò non è del presente proposito, se volemo guardare nel proemio che precede questo libello; la seconda si è che, posto che fosse del presente proposito, ancora non sarebbe sufficiente la mia lingua a trattare, come si converrebbe, di ciò; la terza si è che, posto che fosse l’uno e l’altro, non è convenevole

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ft. a omette uirgo, ed anche W C, ma W lo ha aggiunto fra le linee. 0. p tracfara.

U. a la prima cho.

rientra e fa mille altre urne! E dall’altro lato «irebbe, come vuole il Cnsini, « imagine sproporzionata » dare ai sospiri la parola per chiamar la donna, sì da esser costretti a preferire la variante? Neppure. Se per il Cavalcanti moventi nell’anima sospiri | che dicon: guarda se tu costei miri ecc. Veggio negli occhi ’, 18- 20); oppure, vanno sol ragionando dolore | e non trovali persona cho li miri (* Se mercè fosse amica1, 7, 8), o uno partito dal core, va dicendo: spiriti fuggite (‘ Io temo che la mia disa ventura ’, 10, 11); se per Cino hanno la voce dolente, (* Se voi udiste 1, 2), parlan dolore 0 voi che siete ver me ’, 12), dicean piangendo che ’l cor era anciso (‘ Lo fin piacer1, 8), addimandan piotate alla donna (* Madonna la pietate 1, 2); potrebbero bene per Danto uscir fuori chiamando la sua donna, pei' dargli più salute : anche in XXXII 6, Voi udirete lor chiamar somale | la mia donna gentil. Il solo contesto, credo, dii modo di risolvere la questione. Dico Dante che quando Amore lo pervade e lo domina iu tal modo ila sembrare che gli spiriti vitali fuggano via spaventati o disfatti, come una volta avveniva, l’anima sua prova invéce, ora, tanta dolcezza che il viso si scolora ; e perchè? perchè (poi qui vale poiché, come ha ben inteso Giul. 5) all’ apparire di Beatrice Amore prende in lui tanta virtù, che tutti i suoi spiriti acquistano voce e favella, dicendo il nome di lei, e pare bensì che escano fuori, ma incontro a lei. per accrescergli dolcezza. La seconda parte, poi prendo Amore ecc., è dunque esplicazione della prima, mostra cioè perchè gli spiriti, cho paiono fuggire, gli diano invece tanta dolcezza. Non escon fuori per scampare dalla morte, ma per chiamar tutti Beatrice.