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VITA NUOVA XXV 3-7 69 forse che tra altra gente adivenisse e adivegna ancora, sì come in Grecia), non volgari ma litterati poete questo cose trattavano. E non è molto numero d’anni passati, cbe apparirò 4 prima questi poete volgari; che dire.per rima in volgare tanto 5 è quanto dire per versi in latino, secondo alcuna proporzione.

E segno che sia picciolo tempo è, che, se volemo cercare in lingua d’ooo e in quella di sì, noi non troviamo cose detto anzi lo presente tempo per cento e cinquanta anni. E la ca- 5 gione per che alquanti grossi ebbero fama di sapere dire, è 10 che quasi fuoro li primi che dissero iu lingua di sì. E lo primo 6 che cominciò a dire sì come poeta volgare, si mosse però cho volle fare intendere le sue parole a donna, a la quale era malagevole d’intendere li versi latini. E questo ò contra coloro che rimano sopra altra matera che amorosa, con ciò sia cosa 15 cho cotale modo di parlare fosse dal principio trovato per dire d’amore. Onde, con ciò sia cosa che a li poeto sia conceduta 7 maggiore licenza di parlare che a li prosaici dittatori, e questi dicitori per rima non siano altro ehe jioete volgari, degno e ragionevole è che a loro sia maggiore licenzia largita di par- 7. b 7 in lingua di ti (P et in lingua d'iti, e in marg. di ti; Co Mgl corno b; W et in lingua di noi, in» C et in quella dinoi). 16. é maggiore lieentia tia conceduta. 18. k dengno e, 7 ragioninole.

latine, rispetto al presente, non era già notevole in sè, perchè lo stesso forse era avvenuto e avveniva ancora altrove, per es. i/i Grecia; e Dante non vnol mostrarsi ignaro di ciò e lo nota iu quelle parole che, per maggior chiarezza, abbiamo nicchi use in parentesi.

3. NON fc MOLTO NUMERO D’ANNI passati. Le edizioni (tranne Ber- mart., Bisc., Pes., Gas., Beck) mutano senza ragione passati in passato. Fu primo il Biscioni a segnar quest’ultima lezione come variante nelle sue Annotazioni (p. 336 « passati, al. pausato »), ma non manifestò donde l’avesse.

Veramente i testi a ponila e a stampa cho dichiara avergli servito per la sua edizione, leggono passati : errò forse s dare come variante dei suoi testi una correzione che la sua testa credè necessaria ? Comunque sia, la variante fece fortuna, e accolta come « pi il retta » nel testo degli Edd. Mil., non fu più messa chi parte se non dal Casini e dal Beck: anche il Passerini, sebbene tanto S quanto K, che si propose di riprodurre nelle sue edizioni, leggano passati, preferì cambiare in passato. Ora, passati è dato concordemente da tutte le tradizioni manoscritte, e l’uso antico concede questa e più libere costruzioni: cfr. p. 92, n. 11.