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XIDico che quando ella apparia da parte alcuna1, per la speranza de la mirabile salute nullo nemico mi rimanea, anzi mi giugnea una fiamma di caritade, la quale mi facea perdonare a chiunque m’avesse offeso; echi allora m’avesse domandato di cosa alcuna, la mia risponsione sarebbe stata solamente «Amore», con viso vestito d’umiilitade. E quando ella fosse alquanto propinqua al salutare, uno spirito d’amore, distruggendo tutti li altri spiriti sensitivi, pingea fuori li deboletti spiriti del viso, e dicea loro: «Andate a onorare la donna vostra»; ed elli si rimanea nel luogo loro. E chi avesse voluto conoscere Amore, fare lo potea, mirando lo tremare de li occhi miei. E quando questa gentilissima salute salutava, non che Amore fosse tal mezzo che potesse obumbrare a me la intollerabile beatitudine, ma elli quasi per soverchio di dolcezza divenia tale, che lo mio corpo, lo quale era tutto allora sotto lo suo reggimento, molte volte si movea come cosa grave inanimata. Sì che appare manifestamente che ne le sue salute abitava la mia beatitudine, la quale molte volte passava e redundava la mia capacitade.

XIIOra, tornando al proposito, dico che poi che la mia beatitudine mi fue negata, mi giunse tanto dolore, che, partito me da le genti, in solinga parte andai a bagnare la terra d’amarrissime lagrime; e poi che alquanto mi fue sollenato questo


5, XXI 6, XXVI 9, XXVII 1, XXIX 2, e secondo k anche XXVI 2); ma nella divisione del § XXVI si ha pur molte volte operaua, anche nell’espressione quelle cose che vertuosamente operava in altrui, e una volta nel § XXVII 2.

12. salute. Nell’ediz. Serm. per i soliti scrupoli religiosi salute, come in III 4 in quiete, così fu qui mutata in donna, e parecchie edizioni accolsero tale mutazione. I codici hanno tutti salute salutava.

17. Qui (cfr. invece III 4 e XI l) ne le sue salute è lezione di tutti i Mss., eccetto p A, che danno nella sua salute.

23. sollenato. Le edizioni tutte, salvo le più recenti, a cominciare dal Casini, hanno sollevato; ma sollenato è rimasto inalterato nei più antichi e autorevoli Mss. dei singoli gruppi (K, M [sole-], To), eccetto s che ha leuato et solleuato. Cfr. XXXIX 4, e gli esempi addotti dal Casini del largo uso fatto dai rimatori antichi di questo verbo a p. 40 e 197 della sua edizione, e Vat. 3793, n° cclvj (Chiaro

  1. k da alcuna parte.