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ORTOUKAFIA CCLXXI Kc in riine (li Dante); ma in prosa soprastare, sopragiunse. Mantengo par soverchio iu XI 3 e di soperchio in XIV 14 sulla concorde attestazione dei codici; souavhicuole non ha contro di sè che To.
ACCIDENTI GENERALI 42. Raddoppiamento delle consonanti. - Il codice che raddoppia più regolarmente è K ; meuo S, perchè da natura e per educazione non aveva sicura la percezione e la rappresentazione dei suoni : e meno ancora M, perchè « le doppie umbre sono meno energiche delle toscane, e furono quindi rese assai spesso colla scempia, anzi si può dire, per certi casi, sempre colla scempia » (Parodi, Jl Tri- ninno riccar diano, p. COvn); a To, che pure è regolare, è da prestare poca fede, i>erchè accomodato iu questo, come nel resto, all’uso del suo tempo.
a) L. - M alora, acc. ad allora (e così 0), solccito, uilano, beicene, bel issi ma, e per contrario gentelliseima ; ma gli altri testi regolarmente.
8 alegran sa. e Mf una volta su tre, aiegro, e quantunque tale scrizione sia frequente nei più antichi codici di rime, e particolarmente nel Vat. 3793 (Caix 135), pure assai per tempo prevalse la doppia, e noi possiamo liberamente accettarla con la maggioranza dei nostri codici. Manteniamo invece palido, che è di tutti e quattro i Mss., ed è quasi costante neLle scritturo volgari fra il Due e il Trecento (Convivio 45' palido, palido; Fiore 10 iinpalidito; Epist. d’Ovidio ltt jvalida; Son. Vat. 16 iinpalidito; Tesoro versificato 236 palido; I viaggi di Marco Polo 312 gente palido, Intelligenza st. 58 palida; Arrighetto 25 paUdezza; Fioretti di S. Francesco 207 palido, ecc.).
/>) M. - Non raddoppia quasi mai. E possiamo accettare senza difficoltà la scempia in femina, -e, dove i codici sono concordi, e in imaginatione, ìmaghie, imacinare ecc. (8 soltanto ha cinque inmagi- nationc contro otto t/ma-; due imaginare, un inmaginarc e in XXIII 26 anche lonymaginar, contro due imaginare ; inmaginando, in magi- nana acc. a ymagine, y magi no, ymaginare, ymaginai). Notevole cho in XXIII 26 anche To M abbiano lonmaginar. In Cino infama si trova in rima con ama; ma io ni’attengo a fiamma e a infiammati infiammati, perchè la doppia è primitiva ed è mantenuta da K M To, e anche da Vat2. Nell-incertezza che domina questa lettera, ho accettato cammino, sommosso e bestemmiava da K To (veramente anche To due volte su sei leggo camino), nm amonisco da S M To Vat2, e amonimento da K M (To admon-, 8 ammon-). Non sappiamo indurci a mantenere per la prima pers. pi tir. del perfetto e del condizionale la scempia, come portano i nostri codici (solo To ha potremo; ma aneli’esso udimo) e come, nonostante che nel Libro di banchieri fiorentini del 1211