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FONDAMENTI K CRITERI PI QUESTA EDIZIONE CCLV Il codice x non lascia scorgere, attraverso ai derivati, le sue sem- bianze; tanta è la mischiarmi delle tradizioni nei più, e così poco rimane ad essi di comune, die valga a fissare la fìsonomia del gruppo.
Ma abbiamo un compenso a questa incertezza nella divisione in due sottogruppi die s* integrano e s’illuminano a vicenda, e nel rimanere in uno d’essi un manoscritto così antico come M, immune da ogni contaminazione e senza traccia di aver sotterto danni dalla saccenteria altrui.
Più pura si mantiene nei suoi derivati la tradizione s, ina il copista di S è molto disattento e scorretto, e in V" manca buona parte del testo. E quello che conservano a comune lascia un po’ incerti sulla natura del capoBtipite: in generale si mantiene fedele alla buona tradizione, e conserva anche errori materiali che dovevano risalire a P, e anche più su ; ma ha poi certe lezioni che paiono compimenti e sono storture e impacci (cfr. tav. 60 a IX 1, XII 4, XV 8 ma ciò noti pare, XXIII 16, XXVI 1, e nota che in III 3, dove S è lacunoso, invece di leggere io in fon dea queste. Ego domimis tuusj V ha io intcndea queste chudircti apresso ecc.). le quali lezioni fanno dubitare della genuinità d’altre che paiono migliorare il testo, come soaue sopivo e dolcissimo invece di soave sonno (III 8), piangi tu si coralmente invece di piangi tu (XII 4, reminiscenza di XXII 14 E perchè piangi tu «t coralmente), che lene lo sa invece di che lo sa (XII 7), uedrebbono questa pietà scorta (XV 8, cfr. XXII 16 Eli'ha nel riso la pietà sì scorta), nero e certo invece di voro è (XXill 8). Certe lezioni come levato et solleuato (XII 1), per poco tempo onero pochi di (XXIII 1), auuto r ueduto (XXIII15), poeti volgari 7parladori per volgare (XXV 7) ci rappresentano l’errore e insieme la correzione fatta durante la copia, e sono indizio che P amanuense aveva il desiderio di conservarsi fedele all’esemplare, ma la mente non era sempre capace di ritenere e di riprodurre esattamente la frase letta iu esso.
Il trascrittore di 0, nel poco che rimane, si dà a conoscere per non molto intelligente, tanto da attender piuttosto a riprodurre materialmente i gruppi di lettere del suo originale che a cogliere il senso di ciò die scrive, onde nascono parecchi frantendimcnti. Ma dalle varianti di un testo siffatto facile ò risalire alla lezione genuina; sicché è veramente da rimpiangere la perdita della maggior parte del codice.
Con questi criteri, con questa particolare stima dei codici primitivi, ho proceduto nella ricostituzione del testo (1). Le ragioni spe(1) Una grande incertezza rogna noi Ms*. circa il modo di indicare il principio dolio poesie o dell** vario parti di esso: chi riporta tutto mi verso, o chi una parto più o mono lunga di esso, a caso, o secondo lo spazio dispo- CCLVJ INTRODUZIONE