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manoscritti xxv

anche dopo il termine delle divisioni, e vi si appone altresì il segno del paragrafo. A capo si torna pure a principio del § XXVI (sebbene il segno del paragrafo sia stato omesso) e del § XXXI: nessuna distinzione al principio dei nostri §§ II, III, IV (c’è bensì a III 14), V, VI, VII, XI, XII (c’è invece il segno del paragrafo, senza tornare a capo, a XII 3), XVIII, XIX, XXIX (c’è un po’ prima a XXVIII 3) e XXX. Qualche rara correzione o supplemento di mano posteriore (e probabilmente non più tarda del secolo xv), che cerca imitare la scrittura del copista.

È anche da por mente che i cinque sonetti e la ballata appartenenti alla Vita Nuova contenute nel 2° quinterno sono disposte secondo l’ordine della Vita Nuova stessa. È dunque da crederle derivate da un testo di quell’opera. Cosicchè abbiamo per certe rime non uno, ma due testi in questo codice: chiameremo M il testo completo, M2 quello delle poche rime del 2° quinterno.

6. Laurenziano XL, 31

È un codice composto di due volumi distinti, cartaceo, di cc. 73 scritte e due bianche, colla legatura originale dei Mss. medicei.

Il volume contenente la Vita Nuova (cc. 54a-73b) è del sec. xv, scritto a tutta pagina, anche nella parte poetica, con qualche correzione e variante di mano del copista. L’opera è anepigrafa; ma in fine reca: Qui finiscie lauita nuoua di dante. Mancano le divisioni. Si ha il capoverso, oltre che per le poesie e al riprender via via della prosa dopo ciascuna di esse, ai §§ XIII, XXVI e XXXI, e anche a metà del § XXIX ([L]o numero del tre ella radice del noue pero che sanza....) e a metà del XXX ([S]e alcuno uolesse me riprendere....).

7. Laurenziano XL, 42

Cartaceo del sec. xv, di cc. 58 scritte; conserva la legatura originale dei codici medicei. Contiene la Vita Nuova (1a-28b), 15 canzoni di Dante (29a-43b) e le vite di Dante e del Petrarca scritte da Leonardo Aretino (44a-58a).

La Vita Nuova reca il titolo: Qui chomincia lauita nuoua didante alighieri difirenze, e l’explicit: qui finisce lauita nuoua didante alighieri difirenze. È mancante delle divisioni. L’iniziale dell’opera è in oro con fregio sui due lati attigui; e miniate sono pure le iniziali sia delle poesie sia delle prose che seguono (per le canzoni e le ballate, anche le iniziali delle varie stanze): è notevole che pur nell’interno delle prose si ha miniata l’iniziale dei §§ XI e XII, secondo la consueta divisione, e che fu lasciato lo spazio per la miniatura, e segnata intanto in carattere minuto la lettera da miniare, in prin-