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giunse 4 _ CLASSIFICAZIONE DEI TESTI XL XLI XLII Che S possa derivare da V è escluso dall’età dei codici (2); ma neppure il caso inverso è possibile, non ritrovandosi in V le lacune, gli errori e le lezioni secondarie di S (3). È necessario ammettere (1) Anche P, stando alla stampa di Pesaro, ha la stessa omissione, ma non i suoi attlni Co o Mgl e gli altri codici di x. (2) V ha, inoltro, una serio di variauti particolari che non sono passate in 8 (come mostra la lezione in parentesi che ò appunto di quest’ultimo codice) : (Tav. 61) I nomi vita (ulta nona); TI 8 eroderla (uecLeula); III 14 om. E queato tuo tino a mandato;.... V 4-VI 1 di lei od altro cho In quo«to (di lei .dico cho in «meato): VII 7 «ofori- houo («otturino); VTII 12 difflnlta ola (ala difinlta); XI 2 adornare (adonoraro); XII 4 Et in guardandolo (et riguardandolo), 6 forni noia (foaao noiosa), 13 fo Millanto (ne «magato); XI.TI 0 queato ora una molto (quento ora idu molto); XIV 4 uidoro (nidi); XV 2 bollosa mirabelle (inirnbllo bollosa); XVI 11 al comincia (comincia); XVTII 2 la «aiutai (le *alntai), 3 om. Altre v’erano tino a parlottano tra loro, 0 tu me dico (tu ne dlchl); XIX 7 chenai quaai riapelde (cho Un qtuuni rl«prende), 8 ila beati (do beati), 17 om. che di lei ai comprendo in cielo riolla seconda diro, 18 om. de I© atte vertudi effettive sino a mirriindo alquanto; XXII 2 om. o qneata donna fino a o lo ano padre, 0 donna noatra (noatra donna), 17 mintrometto (mi intrometto); XXIII 2 lo nouo (nello nono), 8 om. uno, 22 mi pamer (tuapparucr), 27 dolco ritegno (dolce tl tengo): XXIV 3 mio primo amico (primo mio amico), 7 aoa parola ^nroln ano); XXV 4 olle aparlto (cho apparlron), D niaa (Inami); XXIX 3 uuo donna (uno queata demna); XXX i ao marnulgllno (al maraolgli).... XL.6 aecondo che la larga (aecondo la larga), 0 per lo meyo de la cita (per lo ano me^o la ritta); XLI 0 lo pili- loaoplio o noi (Iopli> loaolo noi), 13 queata (quella). (3) Indico in parentesi la lezione di V, supplendo in parentesi quadre ie lettere illeggibili : (Tav. 62) 1 aitruouu uno robrica la qual dice, Incipit ulta noua, dinanzi ala quale poco al potrobo legere (daunfnti] alaqualo poco ae potrobo leggero al] troua vna rubrica laqualo dico. Incipit noua Vita); 11 1 tinte aprcoao il loro (fiate ya apreaao lomio), om. quauto, om. da molti, aqnolla gulaa (alagulaa), 4 laqnal (Impuliti), 8 figlia (figlinola); HI 1 om. paaaatl, oran paa- aofci (orano compiuti), gontiliaaima donna (yontilliseiinn), 3 om. una marnviglloaa nlalonc tino a dol tutto colare <11 TV 1 : V 2 et lui tanto uifn (e in tanto ui lue), 4 cnn. lo prima di loacoro, parrà (pare); VI 2 «criuo (acritiero), inaulonome (In aul nono); VII 8 om. nloun, 4 om. poca, mipro«e (mi pone), dininitato (dignitate), 7 dico (o dico); VILI 3 om. io primo, 7 la aeconda comincia (la aecondo parte comincia), a far me (fame); IX 3 anime apporne 10 2 pensando altro •i tenere meco 5 paresse più 4 om. cosi 5 om. acciò che spiritualmente va lassuso e Bicorne pere grino S: onestae; V: oue sta© 7 accio alia 9 om. ancora (1) 3 cunota pensando a loro tenere più paresse uistae cioè ala omnia