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INTRODUZIONE XXVXD 1 2 3 XXIX 1 2 3 XXX 1 2 XXXI 1 2 3 4 5 7 8 13 nella benedet 1 a uirgo maria reina apcrsona non, e, di traetare qui lo mio intendiménto per ciò che non, e, trattandolo molte fìnte el numero delle noue ore dolio anno domini il cui perfetto concilio fusai ohe perfectamente om. sicome uedemo nino a fa noue solo iltro om. la mirabile Poi cho questa fu pigliando per comi nei amento el detto di ieromia mo uolcssi riprendere lo mio intendimento con ciò fusai poterono pensai douerla disfogarla parolo dolorose nello quali di lei ragionassi uedoua de po la sua fine rimanga la seconda ragiona sintende in tre parti intorno a questa sono dna parte om. la cagione disegniola con elle da lachrimar conuien di soapir si forte chellamor a (liuiso quella reina benedetta uirgo maria (a C om. virgo)1 aprcscnte non o lo mio intendimento di trattare (-ne) qui che ciò non e trattando molte uolte lo numero del noue deli anni domini in oni lo perfeoto con ciò sia cosa cho perfectiss imamente se lo tre Poi che fu {b: Poi elio la gentilissima donna fu) pigliando quello comincia- meuto di ieremia nolesso me riprenderò lo intendimento mio concio sia poteano | di uolere disfogarla di uolerla disfogare (o sfogare) di sfogarla parolo doloroso, o pero pro- puoai di fare una cannono nella qualo ragionassi di loi paia rimanere più uedoua dopo lo suo fine nella seconda ragiono si diuide in tre intorno a ciò foe due parti parlo a questa cannone designandole con loro di lacrimar conuienmi di s«»spiri forte che mal cor diuiso