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clxxxiv introduzione

dono in modo assoluto (in XXXI 12 dove K legge per esteso lanima T ha la mia;} non per mezzo di altro Ms., perché K ha lezioni secondarie o errori dove T, d’accordo in ciò con Am, è fedele alla buona tradizione (XXIII 4-K cominciamy, T cominciay; XXIII 13 K amouimento, T amonimto; XXIV 4 K clamans, T clamantis, XXXI 13 K lo core nel uiso, T lo color nel uiso); e bisognerebbe aver le prove che siano tutte felici correzioni di questo intermediario o di T per escludere la più semplice spiegazione che derivino dal capostipite, dove certo eran quelle buone lezioni, come mostra (meno che per l'ultima, mancaudo l’intera canzone) il riscontro di Am. L’indipendenza di T da K è inoltre comprovata dalle parti che i codici hanno a comune fuor della Vita Nuova: perchè nelle didascalie delle rime l’ha in più certi particolari, che da sè probabilmente non era in grado, e che ad ogni modo non c'era ragione, di aggiungere (per es., ai n. 34, 38, 188-191 ha Dino di meser lambertino freschobaldi o Dino di meser lambertino di frescobaldi, mentre K 212, 216, 76-79 porta semplicemente Dino di frescobaldi o Dino frescobaldi); e dove K ha lezioni secondarie, ma tali da dar buon senso e da non far quindi sentire il bisogno di cambiare, l’ha la lezione originale (ad es., in ‘ Tre donne’ v. 11 K tanta gente, T tuta gente).

Ai tre codici, di cui abbiamo sin qui discorso, vanno ricongiunti altri due, che contengono della Vita Nuova solo alcune poesie: il Magl. VII 722 (cc. 41b-47a) e il Laur. Strozz. 170 (cc. 46a-53a).

Che questi due Mss. abbiano fra loro stretta affinità è dimostrato anzitutto dalla identica loro composizione. In entrambi difatti alle


    XXX 1 quasi tutta (tutta), disconsolalta (desolata), sola civitas (sola), mia (nona); XXXI 1 uolere sfogare (nolere sfogarla), 2 la sua (lo suo), 5 me fue (ne fue), 8 premesso sofferta a di lagrimare, 9 premesso meco ad amor; 10 su ne lalto (enalto), 12 la mia (lanima), 13 Vyen un disio amo (niellimene umlisio), colore (core), 14 or dico (ζ diche), 10 sil (ilsi); XXXII 1 discreto (distrecto), 2 similaua le sue (simulaua sue), era morta (morta era), XXXIII 1 discreta (distrecta), 2 sopraditto (soprascritto), posposto paia a luna ζ laltra, guardasse (guarda), la mira (le mira), 1 discreto (distretto). 8 spirito e (spirital), alto e (alto); XXXIV 1 mentre chio (mentre io), 2 che a me fu (chemme fu), pensando (pensaua),7 om. Primo cominciamento. Era uenuta nelamente mia lagentil donna, 9 si partìa (sen partia); XXXV 1 duna (una), 8 in la mia mente (nellanima trista): XXXVI 1 Avegnia (Auenne), 3 parlare (parole), 4 presi (preser): XXXVII 2 pur pare (pare): XXVIII 4 volio (uolli), 5 om. dime, la prima (luna), chiamo l’anima (chiamo anima), 6 quiui (che lui), 7 questa (aquesta), la risponde (le risponde), 8 uenne (uene), 10 Ed el (Edele): XXXIX 2 similmente (siuilmente), 9 piango (piangon): XL 1 andaua (ua), 2 premesso molto pensosi a secondo chemmi parue, quiui (qui), pensammo (pensano), 3 om. che, fosse (fossero), 4 li farei pur (lipur farei), ne le quali (le quali), 5 aggiunto may davanti a decto, 7 aggiunto no davanti a la sepultura: XLI 1 pregandomi (pregando), 3 per nomo (plonome), 5 aggiunto quasi fra si é come, 6 non posso (nolposso), 8 Son io (So io), 9 aggiunto ancora dopo potrebbesi, 13 Son io (So io): XLII 2 tra alquanti (per alquanti), 3 mia donna (mia anima).