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classificazione dei testi cxliii

mero (mancano in Panc., le poesie, e trascuro le divisioni per esserne sforniti gli altri due codici):


(Tav. 12)

I tutto (tutte), II 2om. l’una, 5 quel primo (quel puncto), III 2 pero se condo ohe quella (pero che quella), 7 amantissimo (amarissimo), angustia (angoscia), 8 om. sì che appare manifestamente ch’ella fu la prima ora delle nove ultime ore della notte, 14 om. lo principio, 15 om. per alcuno, IV 1 om. già, V 1 di lei a me (di lei ζ di me), 4 et pero lascerò (ζ pero le lasci ero), VI 2 trai nome (tra nomi), VII 1 fatto tempo (tanto tempo), VIII 2 d’udire (di dire), IX lom.' 'die, 5 difesa lunga (lunga difesa),om. bene, X 1 pensaua (pesaua), 2 cioé per q.a (cioè di questa), XII 3 passanndo (pensando), pretermictamus (pretermictantur, Ash: pretermictamur), 5 chegli auessi (chegli manesse), 17 dico con q.° dubbio (dico che questo dubbio; Palat: diche questo dubbio), XIII 1 visione soprascritta (soprascripta visione), 5 spinge (stringe), 6 facea fare (facea stare), XIV 8 uita dalla qual (uita di la dalla quale), XV 1 fosse presso (tu se presso), 2 mangio (ymagino), riuedcrla (diue-derla), XVIII 3 si intendeano tra loro (si ridean tralloro), non intendete (uoi intendete), 5 om. uscire, 7 om. mi dananti a padana, 8 om. quasi, 9om. e cosi dimorai sino ala fine del paragrafo, XIX 2 parlo sì come (parlo quasi come), 3 et ordinata (ordinata), si dira (si uedra), XX 2 io non pensando (io pensando), scriuere (sentire), XXII 2om.di bontà,om.buono, XXIV 3 om. la mirabile, 6 mi pareano (pareano), XXV 2 nobile (mobile), 4 Et segue (ζ segno), 6 uolcua (uolle), 7 che alli poche agli poeti (cho alli poeti), 8 sono 1 uedemo (se noi uedemo), accidenti parlano et come (accidenti parlano come), 9 parlato et detto (parlato come decto), otti, tibi, meglio (medio), 10 om. cosa, XXVI 1 om. molti, 2 onorata (coronata), XXVIII 1om.Beatrice, XXXVI 1om.questa, XXXVIII 1 per la uolonta (per uolonta), 3 et mosse (ζ mosse), XXXIX 1 om. in me, XL 2 om. e non credo che anche udisser parlare di questa donna, XLII 1 quanto più posso (quantio posso).


Avendo tanto Panc. 10 quanto Palat. 561 (e per conseguenza anche Ash. 679) lezioni secondarie proprie, in modo che nè quelle dell’uno sono passate nell'altro, nè quelle dell’altro nell’uno, la loro indipendenza reciproca è provata. Che tutti e due poi derivino da un capostipite oggi smarrito, è dimostrato dall'avere a comune alcune varianti che s’allontanano dalla buona tradizione mantenutasi sino in K2:


    (Tav. 11)

    VIII 9 tu uuol far (K2: ti uuoi far), XIX 6 amore (amorose), XXI 4 nõ li pno dicer (non si puo dicer), XXIII 18 qual perche (qual dicea purché), 27 fermata (formata), XXVI 12 et fa sola (e non fa sola), XXXI 8 puniti (puinti), 11 et pol non (e po nõ), 13 alla mente (alla morte). 17 Piccola (Pjetosa), XXXVII om. persone.