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cxl introduzione
III 9 già per me veduto per me medesimo larte1 invece di gia ueduto per me medesimo larte
XXVIII 2 ad tractar di cio » tractar come si conuerebbe di cio.


Si può tuttavia aggiungere per K2 e Palat. 561 l’omissione di fa in XVI 10 2, e dedurre altre conferme da uno studio comparativo più minuto dei quattro manoscritti. Palat. 561 e Ash. 679 formano un gruppo a sè, e pare che il secondo derivi dal primo; di contro a loro sta con varianti proprie Panc. 10; e tutti e tre richiedono un capostipite comune, che non è precisamente K2, ma è probabile sia invece un suo derivato, oggi smarrito. Vediamo come stanno precisamente le cose.


Che fra Palat. 561 e Ash. 679 (tutti e due privi delle divisioni) sia una particolare affinità lo mostra il loro accordo in queste lacune e lezioni secondarie:

(Tav.9) II 7 om.e tanta signoria, III 3om.mi davanti a sopragiunse, VI 1 Dico adunque che(Dico che), VI 2 seruentesse le quali (k2: seruentese la quale; Panc. seruente la quale), VII 2 Palat: checomincio, Ash: che cominciò (che comincia), VIII 2 non poi sosteuere (non potei sostenere), XII 6 Palat: fummi negata, Ash: fumi negata (mi fu negata), 7 non quello (son quello), 8 in mezo (un meço), et la mandare (ζ non le mandare), XIV 6 oi sfogorasse (K2: ci sfolgorasse, Panc. ci folgorasse), XV 1 Palat: auresti da, Ath: ha uresti da (K2: aurestu da, Panc. hauerestu da), XVII 1 Palat: aduegne, Anh: aduenne (K2: aduegua, Panc. auegua), XVIII 1 om. mie, om. tua, 9 gentilissima donna (gentilissima), XXI 1 sopradecta (soprascripta), XXII 2 et mista (amista), 4 pormi (porre), XXIII 3 om.alquanto di lei, ζ io ritornai pensando,

  1. Veramente una tale ridondanza é così evidente, che potrebbe anche pensarsi che in mc e Pal-N&c fosse elimitata dai copisti (allo stesso modo chein Pal-N&c è stata eliminata la ripetizione dei conuiene in XXIII 3: cfr. tav. 8), o che la variante risalisse a k2-mc; ad ogni modo, l'esser man tenuta nei quattro che altre prove mostrano particolarmente affini, non è senza valore.
  2. Appare difatti aggiunto posteriormente tanto in K2 quanto in Palat. 561. In Panc. 10 mancano le poesie; Ash. 679 si giova, per il resto delle poesie, della Giuntina. - K2 e Panc. 10 sono anche concordi in leggere occhi miei giugne in XV 8 (invece di occhi mi giugne, che è la lezione genuina, mantenutasi anche in b3, come prova Laur. XC s. 137); ma poiché in Pal mancano a questo paragrafo le divisioni e me omette così il mi come il miei, non possiamo accertare se la lezione occhi miei sia propria del capostipite immediato di K2, Palat. 561, Ash. 679 o Panc. 10, oppure risalisse a k2, od anche a k?mc.