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classificazione dei testi |
cxxvii |
(Tav. 3)
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b2 |
Gli altri manoscritti di b
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V |
4 |
credere |
credente
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X |
2 |
minfiammasse |
minfamasse
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XXII |
6 |
costoro ueniuano dicendo |
costoro uenivano altre che ueniuano dicendo
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8 |
chome elle hauessero |
come lo mi auessero (b1: lo mi auessero)
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XXXI |
10 |
uedea questa |
uedea chesta
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XXXV |
1 |
Poi che
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Panc: alquanto
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Magl: p alquanto
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Poi per alquanto
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XXXVII |
2 |
la ui rimembro (Panc.: rimbenbro) |
la ui rimembrebro (b3 ramentero)
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XXXVIII |
7 |
cioe lappetito |
cioe alappetito
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Sono poche varianti, ma sufficienti al bisogno. Che se qualcuna
si ritrova anche in altri codici fuori del gruppo b (m’infiamasse anche
in A P Co, vedea questa anche in C), non c’è ragione di pensare ad affinità di Panc. 9 e Magl. VII 1103 con ossi codici, oppure a mischianza
di tradizioni, poiché così ovvii mutamenti poterono esser fatti da più
copisti indipendentemente. Nel caso nostro però un qualche valore probativo hanno anche varianti siffatte, perchè si trovano in Mss. del
medesimo gruppo, e in tali Mss. che altre varianti più sicure ci dimostrano essere strettamente affini fra loro 1.
Ognuno dei due Mss. ha varianti proprie, ond'è chiaro che l’uno non dipende dall’altro, ma derivano ambedue da un Ms. smarrito.
- ↑ Fra le varianti caratteristiche di b2 si potrebbe metter forse anche ineffabile, por infallibile (XXIX 3), perché Magl. VII 1103 ha difatti ineffabile e Panc. 9 avendo scritto infallibile, ebbe l’intenzione di correggerlo in ineffabile, come mostra un e aggiunta di prima mano fra l'n e l'f. Forse volle così ristabilire la lezione del suo originale da cui s’era discostato involontariamente. Anche in XIX 21, invece di quello che di questa [mia canzone desidero], Panc. 9 legge quello che questa e Magl. VII 1103 quello che in questa, che è lieve mutamento rispetto alla lezione dell’altro codice, e forse correzione congetturale. L’avere ciascuno dei due codici gran numero di lezioni peculiari (tavv.. 4 e 5) non toglie valore alle concordanze della tav. 3: si noti che Panc. 9 è copia di amanuense trascurato e ignorantissimo, e che il testo di Magl. VII 1103 èb stato collazionato, come vedremo, con altri testi e corretto d’arbitrio e per congettura (v. tav. 5 a IV 1, V 1, VI 1, VIII 2, 9 - per ristabilire la misura del verso -, XI 4, XV 6, XVI 2, 10 - aggiunto pur per ridare al verso la giusta misura -, XXIV 11 ecc., e cfr. p. clxix, n. 2); nè sappiamo quante copie siano intercedute fra il capostipite comune e ciascuno dei due codici.