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cxxiv introduzione
XXXIII 2 in cio accio
4 Quantunque volte ζc. Nella prima stampa Quantunque volte e a due parti nell'una cioè nell prima stantia
seruidore seruo
8 ζ grande grande
XXXIV 1 delle cittadine de li cittadini
3 parole per rima parole
per annouale di lei per annouale
lo quale a due cominciamenti. l'uno e era venuta ζc. Questo sonecto a due cominciamenti ζ pero si diuidera lo quale a due cominciamenti e pero lo diuidero
5 ma questi1 ma quegli
2 uidi che una gentile donna da una finestra mi guardaua uidi una gentile donna giovane e bella molto la quale da una finestra mi guardaua
4 in q. ragione ζcomincia il sonetto. Videro ζc. Videro gli occhi ζc.Questo sonetto e chiaro percio non si diuide. in q. ragione ζ pero che per qesta ragione e assai manifesto si no lo divideuero. Lo sonetto comincia uidero li occhi miei
6 sicome giunse si che mi giunse
XXXVI 3 ζ dissi questo sonecto. Color damore. Color damore ζc. Questo sonecto e chiaro pero non si diuide E dissi questo sonetto lo quale comincia color damore, ζ e piano sanza diuiderlo.
XXXVII 2 ζ piu uolte onde piu uolte
esser ristate auere restate
3 q.s. lamaro ζc. Lamaro ζc. q.s. lo quale comincia lamaro
Questo sonecto a due parti lagrimar ed ae due parti
XXXVIII 1 ricouerai adunque k s: ricontai; x: recomi
5 ζ fo in questo sonecto due parti in questo sonetto fo due parti
erano in due diuisi erano diuisi
dice a laltro dice colaltro
XXXIX 2 ricordandomene ricordandomi di lei
sera lasciato sauea lasciato
3 lonore lo nome
7 (in marg.) Lasso ζc. Questo sonetto non si diuide... Questo sonetto non diuide
10 dentro al cor ne lo cor
  1. Veramente anche Panc. 9 legge ma quegli, ma è solo contro tutti i Mss. di b, e contro anche il suo più stretto congiunto Mgl. VII 1103.