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cxvi | introduzione |
che fora (VIII 5, nell’espressione fora de l’onore), il divino (XIX 7) e sapere (XIX 9) sono in parte su rasura: ma in complesso la lezione del Ms. è riprodotta qui più fedelmente che nell’edizione Casini. La divisione in paragrafi è la casiniana. Cfr. Bull. d. Soc. Dant., N. S., VIII 30.
Nessuna importanza hanno per il testo le tre seguenti edizioni:
la vita nuova | di | dante alighieri | con prefazione e note | di giovanni canevazzi | Professore nel R. Liceo-Ginnasio L. A. Muratori di Modena || milano | Albrighi, Segati & C. Editori | 1900.
la | vita nuova | di | dante | con le illustrazioni di d. G. rossetti || casa editrice nazionale | Roux e Viarengo | Torino-Roma | 1902.
the | new life | by | dante alighieri | italian text with english | translation | edited by | luigi ricci || london | kegan paul, trench, trübner & co. ltd. | paternoster house, charing cross road | 1903.
La prima segue Casini2, scostandosi solo in qualche luogo, ove l’editore fu condotto «da umile modo di vedere personale a seguire altre lezioni» (anche per la distinzione in paragrafi, dal III al XXVI ha numerazione diversa da tutte le edizioni, poi s’accorda col Casini); la seconda è una semplice ristampa della seconda edizione del D’Ancona; la terza riproduce il testo della prima edizione del Giuliani.
Scarso valore per il testo ha pure l’edizione, per altri rispetti assai pregevole, uscita mentre attendevo alla stampa di questa mia e che registro qui come ultima:
Il Melodia avverte a p. viii-ix: «quanto al testo, che ognun sa, ci è pervenuto in uno stato piuttosto buono, ho seguito la lezione del Codice Chigiano L, VIII, 305, data già dal Casini e dal Passerini, non senza servirmi, dove occorreva, di alcune preziose osservazioni del Barbi [nelle recensioni cit. del Bull. d. Soc. Dant., N. S., IV, 33-43; V, 170-1; VIII, 30-32] e del giudizio mio». Ma la riproduzione del testo chigiano non è fatta di sul codice direttamente, bensì dalle edizioni precedenti, e se qua e là sono state introdotte le correzioni da me indicate nelle suindicate recensioni (non però tutte, rimanendo fuori varietà fonetiche come diffinita, oppinione, spezialmente, iera, e lessicali come, in XIX 10, dona ’n salute), non si tien però conto sufficientemente della più larga, anche se non sempre esatta, conoscenza che della tradizione diplomatica è fornita dalle pubblicazioni