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edizioni cxiii

due edizioni uscite in Inghilterra «In stamperie private in un ristretto numero d’esemplari (cfr. Koch, Catalogue of the Dante Collection cit., I, 85); la prima a «London, Chiswick Press, 1892», per cura di R. Radcliff-Whitehead; l’altra ad «Ashendene, C. H. St J. H[ornby] ed E. M. S. H[ornby], fratello e sorella, 1895».

20. tutte le opere | di | dante alighieri | nuovamente rivedute nel testo | da | dr. e. moore || oxford | nella stamperia dell’università | mdcccxciv.

Per la Vita Nuova è riprodotto «quasi letteralmente il testo wittiano» (in XL 1 andava è corretto in va); il proemio però è numerato come § I e dei capitoli II e III wittiani si è formato il § III: siam dunque tornati alla divisione del Torri. In molti esemplari è aggiunto un carticino che propone di correggere al § XXIX 1 Italia in Arabia. Tale correzione fu introdotta nel testo nella ristampa che questo volume ebbe nel 1897. Una «terza edizione più estesamente riveduta» è comparsa nel 1904, ma il testo della Vita Nuova è rimasto lo stesso.

21. dantes | vita nova. | kritischer text unter benützung von 35 bekannten | handschriften | von | friedrich beck. || münchen | piloty & loehle. | 1896.

È la prima edizione fatta su una nuova generale collazione di tutti i Mss. noti della Vita Nuova. Mancano soltanto il codice di Toledo, il Magl. VI 30, il frammento Olschki e quello dell’Archivio di Stato di Firenze; e manca altresì la maggior parte dei codici che contengono, estratte dalla Vita Nuova, tutte o in parte le rime di essa. Sono date anche varianti del Barb. XLV 130 e del Rediano, ma le une son tratte dall’edizione Luciani, le altre dalle edizioni Torri e Witte; qualche altro Ms. di rime, che però non resulta esser derivato da codici della Vita Nuova (Canoniciano 81, Parigino 557), fu pur collazionato, e le loro varianti sono offerte insieme a quelle raccolte da altri simili Mss. nelle edizioni Giuliani, Witte e Luciani. Sfortunatamente le collazioni fatte o fatte fare dal Beck non riuscirono esatte, onde il lavoro di classificazione dei codici dette resultati che non corrispondono al vero. Nè procedè poi il critico nella ricostituzione del testo conforme ai resultati della classificazione, perchè mentre questa gli offre sei tradizioni manoscritte indipendenti fra loro, egli non consulta e valuta passo per passo le sei testimonianze, ma salvo il caso di manifesto errore, segue ordinariamente la lezione del codice Chig. L, VIII, 305. E la riproduzione che fa di questo Ms. è nei particolari ortografici poco coerente; nè sempre c’è errore dove egli crede di dover correggere; nè si scosta senza necessità soltanto da esso, ma talvolta anche dagli altri codici, dando