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e molto caro amico, il cav. Salvatore BettiGl’interni delle più belle chiese e basiliche di Roma — La scenografia di Roma moderna. Tutte queste vedute o prospettive furono con grande studio, con diligenza e con amore disegnate e incise dal Rossini in quattrocento settantadue tavole, con istoriche illustrazioni; e per la novità e bellezza loro erano cerche dai ricchi e dai dotti, massime stranieri; e mostrano come sieno veri e giusti gli encomii che gliene diedero uomini molto riputati in fatto di lettere e di arti.

Era il Rossini pervenuto agli anni sessantuno, e non tanto per le ben acquistate ricchezze e la bella rinomanza, quanto per le virtù della donna sua e de’ suoi figliuoli, parevagli essere in grande prosperità temporale. E sopra tutto compiacevasi del suo primonato Alessandro: di ventott’anni: di bello e gioviale aspetto: amato universalmente per la bontà de’ costumi e dell’ingegno: dotto nelle scienze matematiche: stimato de’ più valenti architetti fra’ giovani di Roma: fatto ispettore de’ monumenti antichi; ed affidatogli dalla deputazione delle arti belle il restauro del Colosseo. Ond’è che sperava e quasi si riprometteva lieti e tranquilli gli ultimi anni del viver suo. Ma vedete che cosa è ’l mondo; e come spesso l’uomo s’inganni, formandosi idoli d’imaginata felicità! Ecco, venirgli la