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invidia d’alcuni contemporanei, che non sapevano emularlo.
Male per noi, che nelle presenti circostanze, e mentre eravamo intenti a ritoccare la storia Vercellese, della letteratura, ed arti, che da più d’un lustro forma l’oggetto delle nostre cure, coll’aggiunta di quaranta ritratti dei più cogniti illustri nostri Concittadini, tra cui Durandi tiene eminente posto; male per noi, che la sua morte seguita li 28 ottobre corrente anno 1817 alle ore 4 mattutine, in Torino, ci privi di un Mentore nel difficile, e faticoso lavoro da noi intrapreso a difesa della Patria, da alcuni scrittori male a proposito dilaniata.
Durandi più non esiste, la sua morte dopo penosa malattia di petto fu quella del saggio, e pio; gli ultimi suoi sospiri furono accolti dal savio di lui Pronipote l’avvocato Gaetano Demarchi Vercellese, giovane di grandi speranze, segretario di