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parteneva il Vercellese, perciò formò tale paese un punto interessante de’ suoi studj: Dissi per melanconia, giacchè soleva più volte ripetere, che il suo amico il conte Durando di Villa, le avea dato il ricordo di non lasciare mai ai posteri opere inedite, e memorie, per non dar luogo ai plagiari di vestire gli altrui addobbi.

Già era sin a questo punto esteso il presente elogio quando noi siamo venuti in cognizione che l’autore non pervenne ad estinguere tutte le sue opere inedite, tra cui fortunatamente si trovarono le seguenti:

1.° Elogio del cardinale Guala Bicchieri: letto in aprile 1777, nella società di S. Paolo, come risulta da nota di mano dell’Autore.

2.° Esame dell’antica libertà de’ Lombardi, e della pace di Costanza: opera già munita del vista dei Revisori sotto la data delli 20 novembre 1772, e che riuscirebbe un più che mediocre volume in-8.°.