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poeti italiani dell’età anteriore alla propria, e chiamalo

Padre
Mio, e degli altri miei miglior, che mai
Rime d’amore usar dolci e leggiadre.1

PURG. XXVI. 97-99.

Ma prima di venire a’ contemporanei di Dante, egli è da osservare, che non solo la poesia, ma pur la prosa volgare, e tutte le lettere, e pur le arti, ed in somma la civiltà tutta, giunsero sì in Toscana più tardi forse che in altre provincie italiane; ma, giunte che vi furono verso la metà del secolo XIII, vi presero un andamento, una forza progressiva, per cui superarono in breve e l’Italia, e gli altri paesi di lingue di , d’acca o d'oil, e in somma tutto il mondo cristiano. È fatto certo, avvertito da tutti, non contrastato da nessuno; ma di che voglionsi cercar bene le cagioni. Viderle alcuni nell’aria e nel cielo di Firenze, il quale tuttavia era il medesimo e prima e dopo, e più non produsse il medesimo effetto;

  1. Di Arnaldo parla più volte nel Vulg. Eloq. nello senso; pp.285, 295, 304, 311, ediz. di Zatta, Venezia. Anche il Petrarca dà il primato ad Arnaldo nel Trionfo d’Amore. Di parecchi altri troveri e trovatori vedi pur Dante in parecchi luoghi del Vulg. Eloq.