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luogo, poi, è chiaro qui, che quando scrisse Dante questa sua Canzone, egli avea già concepita qualche idea almen della prima cantica del Poema.
Del resto, è fatto universalmente osservato: che se più tardi si concepiscono altre sorta di opere, le grandi poesie non sogliono guari idearsi se non negli anni della prima gioventù.
In qual anno precisamente venisse a Dante quest’idea, non è possibile determinarlo: bensì può dirsi che non fu posteriore al 1289, venticinquesimo suo, essendo di tal anno al più tardi la citata Canzone. Imperciocchè, recata questa e i due Sonetti, passa Dante a narrare, come succeduto pochi dì appresso, un fatto del 31 dicembre di quel 1289. Ma perchè questo fatto fu come nunzio e principio della grande sventura di Dante, e dell’anno fatale dell’amore e della
vita di lui, aspetteremo a narrarne dopo aver detto delle altre occupazioni e degli studi giovanili, a cui attese egli a un tempo che al suo amore.