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dice : Sire nel mondo si vede
Meraviglia nell’atto, che procede
D’un’ anima che insin quassù risplende.
Lo Ciel che non aveva altro difetto
Che d’aver lei, al suo Signor la chiede,
E ciascun Santo ne grida mercede.
Sola pietà nostra parte difende,
Che parla Dio,che di Madonna intende:
Diletti miei, or sofferite in pace
Che vostra spene sia quanto mi piace
Là ov’ è alcun che perder lei s’ attende,
E che dirà nell’inferno ai mal nati:
Io vidi la speranza de’ beati1.

In questa risposta di Dio all’ Angelo ed ai Santi contenuta nei cinque ultimi versi, chiara è l’allusione ai timori continui di Dante sulla vita della donna amata —Alcun che perder lei s’attende;— timori molto naturali all’amore, giustificati dalla pallidezza e delicatezza di essa, di che Dante parla qui ed altrove, e che vedremo crescere più e più, al crescer probabilmente della languente salute di Beatrice. In secondo

  1. Vita Nova, pag. 30,31.