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E finalmente, più che da ogni altra cosa, apparisce la purità delle rimembranze di Dante dall’altezza delle ispirazioni che gliene vennero.
Segue egli poi a narrare: "Conciossiacosachè per la vista mia molte persone avessero compreso lo segreto del mio core, certe donne le quali adunate s’erano dilettandosi l’una nella compagnia dell’altra, sapeano bene lo mio core; perchè ciascuna di loro era stata a molte mie sconfitte. Ed io pensando presso di loro (siccome dalla fortuna menato fui), fui chiamato da una di queste gentili donne. La donna che m’avea chiamato era di molto leggiadro parlare; sicchè quando io fui giunto dinnanzi da loro, e vidi bene, che la mia gentilissima donna non era
con loro, rassicurandomi la salutai, e domandai: Che piacesse loro? Le donne erano molte, tra le quali v’avea che si rideano tra loro. Altre v’erano che guardavanmi aspettando che io volessi dire. Altre v’erano che parlavano tra loro, delle quali una volgendo i suoi occhi verso me, e chiamandomi per nome, disse queste parole: A che fine ami tu questa tua donna, poiché tu non puoi