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68 | capo terzo |
e l’altro:
«Morte villana di pietà nemica»1
Andò quindi Dante verso la parte, dove era andata la gentildonna suo schermo; ma, dice egli, non così lontano: e forse fu questa la gita fatta per istudio a Bologna, di che parleremo poi. Aggiugne, che in questo viaggio gli venne il pensiero di prendere per secondo schermo un’altra donna; e ripatriando, così fece.2 «E in poco tempo la feci mia difesa tanto che troppa gente ne ragionava oltra li termini della cortesia; onde molte fiate mi pesava duramente. E per questa cagione (cioè per questa soverchievole voce, che parea, che m’infiammasse viziosamente) quella gentilissima, la quale fu distruggitrice di tutti i vizi, e reina delle virtù, passando per alcune parti mi negò il suo dolcissimo salutare, nel quale stava tutta la mia beatitudine . . . . Dico, che quando ella apparta da parte alcuna, per la speranza