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parla del Catria, ed in ciò che dice nel vigesimoquinto del voler prendere sul fonte del suo battesimo la corona poetica, ben si ravvisa la sua speranza di riavere la patria ed il suo bell’ovile1, superate che il tempo avesse le difficoltà intorno alla maniera del ritornarvi".2

Il Canto XI del Paradiso, primo di quelli che l’Autor del Veltro congettura scritti in questa solitudine, primo poi certamente di quelli non mandati a Cane, incomincia:

Già eran gli occhi miei rifissi al volto
Della mia donna, e l'animo con essi,
E da ogni altro intento s'era tolto;

e tanto concorda il senso, anzi l’intimo sentimento ispirator di questi versi, con tutte le congetture precedenti, che se non fossero vere, sarebbe quasi un miracolo quel concordare: onde parmi da dubitare che fosse incominciato questo primo de’ Canti non mandati a Cane, dopo lasciata da Dante la corte di lui. Ancora il Canto

  1. Parad. XXV, 1-12.
  2. Veltro, pp.165, 166.