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vivevano nel vicinato presso a Santa Margarita Folco Portinari (un ricco cittadino, che fondò poi il grande ospedale di Santa Maria Nova), la moglie di lui donna Cilia di Gherardo de’ Caponsacchi, ed una loro fanciulla nomata Beatrice, o Bice con vezzo fiorentino. Di questa dice Dante al principio del suo libello, che ella avea poco più che compiuto il suo ottavo anno, ed egli era presso a compiere il nono, quando ella apparve prima agli occhi di lui. "Ella parvemi vestita d’un nobilissimo colore umile ed onesto sanguigno, cinta e ornata alla guisa che alla sua giovanissima etade si convenìa. In quel punto dico veracemente, che lo spirito della vita, il quale dimora nella segretissima camera del cuore, cominciò a tremare sì fortemente, che apparìa ne’ menomi polsi orribilmente ... Da indi innanzi, dico che Amore signoreggiò l’anima mia, la quale fu sì tosto a lui disponsata; e cominciò a prender sopra me tanta sicurtà e tanta signoria per la virtù che gli dava la mia immaginazione, che mi convenìa fare compiutamente tutti i suoi piaceri. Egli mi commandava molte volte, ch’io cercassi per vedere quest’Agnola giovanissima; ond’io nella mia puerizia molte fiate l’andai cercando, e vedèala