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essere quali siete. E se la presente miseria di lei oppresse di dolore, di vergogna e di rossore gli altri Italiani, voi ve ne dovete tanto più dolere ed arrossire, che foste cagione di quello oscuramento e quasi eclisse di lei".

Rivolge poi il rimprovero particolarmente all’Orsini, e a un altro ch’ei chiama capo della fazione Transteverina, ed è probabilmente il Colonna; e così termina: "Ma ne farete ammenda (non così pure che non ne resti segnata da cicatrice quella apostolica Sede, cui cieli e terra son riservati) se unanimi or tutti, voi che foste autori di tale enormità, ora per la sposa di Cristo, per la sede della sposa ch’è Roma, per l’Italia nostra, o, più pienamente dicendo, per tutta la città dei peregrinanti in terra, voi pugnerete virilmente così, che dalla palestra ov’or contendete, e dove siete guardati da tutt’intorno fino ai margini dell’Oceano, offerendovi alla gloria, possiate udire il grido di gloria in excelsis; e così che la vergogna de’ Guaschi, ardenti di cupidigia e sforzantisi d’usurpar la gloria de’ Latini, sia per tutti i secoli ai posteri in esempio"1.

  1. Antologia T.XXIII., n°LXIX, P.57. - Witte, Ep.VII, p.48.