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Moroello Malaspina1; che se fu, non dovette essere Moroello lo zio, gran guelfo e amico de’ Fiorentini, ma il nipote amico di Dante, e probabilmente ghibellino. Nella vicina Verona, o poco prima o poco dopo, fu dato il medesimo titolo a Cane della Scala; il quale, per la morte d’Alboino suo fratello, in breve seguita, rimase solo signore di quel popolo; e fu poi gran capo de’Ghibellini di Lombardia, grande e generosissimo principe, appresso a cui ritroveremo con altri il gran fuoruscito.

Di Brescia, per Cremona, Piacenza, Pavia e Tortona, venne Arrigo a Genova in sul novembre, avviato a Toscana. E qui Roberto re di Napoli mandava gente, sollevava città. Bologna, Firenze s’apparecchiavano apertamente; e Siena, per non dir la parola dantesca, barcheggiava. Qui Firenze era veramente la principale. E qui, chi anche in una vita particolare voglia sollevarsi a vedere più che un uomo, non potrà non ammirare la costanza, l’ardire, o, se si voglia, la superbia firoentina. Tra le tante ambascerie a Losanna, a Milano, niuna

  1. Murat.; Ann.an.1311; Gerini.