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ANNI 1306-1308 211

e l’antica Mirra, e Mastro Adamo da Brescia, che fa un’invettiva contro i conti da Romena, per cui aveva falsificati i fiorini di Firenze; e poi la moglie di Puttifarre, e Simon Greco1.

E qui finalmente termina il cerchio di Malebolge dove il Poeta accumulò i supplizi, i peccatori, e le satiriche rimembranze. Ma non finiscono i frodolenti. I pessimi de’ quali, e d’ogni sorta peccatori, quasi comprendenti in sè i maggiori peccati, i traditori, sono nel cerchio IX ed infimo. Al quale, già per la diminuzione d’ogni cerchio ridotto a stretto pozzo, non è discesa nessuna, ma le pareti del pozzo sono sostenute a guisa di cariatidi da Nembrotte e dai giganti antichi che mossero la guerra a Giove; ed uno di costoro prendendo i due poeti su all’orlo nell’VIII cerchio, li depone giù al fondo nel IX2. E qui i traditori son tutti puniti nel ghiaccio, ma con modi variati, in ciascuna delle quattro zone concentriche, ma tutte sul medesimo piano. La prima e più ampia chiamasi Caina, e contiene i traditori dei

  1. Canti XXIX, XXX.
  2. Canto XXXI.