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Ciò posto, è manifesto che duplice debb’essere il soggetto su cui corrano i due sensi1. E così è da vedere del soggetto dell’opera, in quanto prendesi alla lettera, poi in quanto si vuole avere allegoricamente. Adunque, il soggetto di tutta l’opera presa solo litteralmente, è lo stato delle anime dopo morte preso semplicemente; imperciocchè sopra e intorno tale stato si rivolge tutta l’opera. Se poi si prenda l’opera allegoricamente, il soggetto è l’uomo, in quanto meritando e demeritando per via del libero arbitrio è assoggettato alla giustizia de’ premii e delle pene"2. Abbiano pazienza i leggitori, se, com’io, intendono poco o nulla

  1. Non faccia specie veder qui divisi in due i quattro sensi. La variazione è solo apparente. Qui ei divide i sensi prima in due, Litterale ed Allegorico; e questo poi in tre: Allegorico propriamente detto, Morale ed Anagogico. E così sono sempre gli stessi quattro.
  2. Epist.Kan.Grand., Ed.Ven., Tom.IV, par.I°, p.402; e Witte, p.67. E di nuovo, nell’ultimo periodo ho seguito il dotto Tedesco; e così tolto tutto un membro di quello è nell’Ediz.Veneta - E sì che questa, come è data, non si capirebbe. Tuttavia (sia detto per memoria e non più), se alla parola Allegorico della linea 32 si sostituisse Anagogico, ne verrebbe la spiegazione d’un terzo de’ 4 sensi, e mancherebbe quella sola del quarto senso; e il testo, non che interpolato, avrebbe a dirsi mancante.