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maggiore nominanza di grande ardire et d’imprese, che al suo tempo fosse in Italia. Fu bello della persona et di gratioso aspetto; ma molto fu mondano, et in suo tempo fece fare in Firenze molte commutazioni e scandali per avere stato et signoria, et però abbiamo fatto della sua fine sì lunga mentione, però che fu grande novità alla nostra città, e seguironne molte cose appresso, come per l’intendenti si potrà comprendere; et acciocchè sia esempio a quelli che hanno a venire". Il dì 15 settembre del 1308 fu il giorno della sciagurata morte di messer Corso. Della quale, all’incontro, traendo frutto presso i Ghibellini l’amico di lui Uguccione, fu pochi dì appresso fatto podestà d’Arezzo per la ottava volta1.

Che queste varie e rinnovate speranze fossero quelle che avean tratto Dante in sul finir del 1306 in Lunigiana, non parmi possa dubitarsi. Che pure il trattenessero ivi, o in altre parti all’intorno, duran.i questi due anni, è probabile del pari. Ma che avesse partecipazione

  1. Rer. Ital. XII., pp. 432, 434, e si confronti con Dino Comp. Rer Ital. IX, 522, per li particolari. Veltro, pp. 93-95.