Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. |
Sopra campo Picen ha combattuto;
- Ond’ei repente spezzerà la nebbia,
- Si ch’ogni Bianco ne sarà feruto.
- E detto l’ho perchè doler ten debbia.
Finalmente, era questo Moroello lo zio, il vapor di Valdimagra, marito da parecchi anni di Alagia de’ Fieschi di Genova; una famiglia che avea dati alla Chiesa due papi, l’ultimo dei grandi Innocenze IV, e poi Adriano V, seduto pochi mesi del 1266. Dante, nemico de’ papi, de’ quali niuno grande introduce mai nelle tre Cantiche, introduce Adriano nel cerchio degli avari nel Purgatorio; e con esso conversando poi, non brevemente, ma più moderatamente che al solito, è da lui congedato così:
- Vattene omai; non vo’ che più t’arresti;
- Che la tua stanza mio pianger disagia,
- Col qual maturo ciò che tu dicesti.
- Nipote ho io di là ch’ha nome Alagia,
- Buona da sè, pur che la nostra casa
- Non faccia lei per esempio malvagia;
- E questa sola m’è di là rimasa.