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Sopra campo Picen ha combattuto;

Ond’ei repente spezzerà la nebbia,
Si ch’ogni Bianco ne sarà feruto.
E detto l’ho perchè doler ten debbia.

INF. XXXIV. 140-151

Finalmente, era questo Moroello lo zio, il vapor di Valdimagra, marito da parecchi anni di Alagia de’ Fieschi di Genova; una famiglia che avea dati alla Chiesa due papi, l’ultimo dei grandi Innocenze IV, e poi Adriano V, seduto pochi mesi del 1266. Dante, nemico de’ papi, de’ quali niuno grande introduce mai nelle tre Cantiche, introduce Adriano nel cerchio degli avari nel Purgatorio; e con esso conversando poi, non brevemente, ma più moderatamente che al solito, è da lui congedato così:

Vattene omai; non vo’ che più t’arresti;
Che la tua stanza mio pianger disagia,
Col qual maturo ciò che tu dicesti.
Nipote ho io di là ch’ha nome Alagia,
Buona da sè, pur che la nostra casa
Non faccia lei per esempio malvagia;
E questa sola m’è di là rimasa.

Purg. XIX. 139-145