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Alla quale è uguale o superiore quell’ altra descrizione dell’altro Ave Maria o Angelus mattutino, al sonar del quale negli orologi paragona Dante il rotear di alcune anime beate in Paradiso:

Indi, come orologio che ne chiami
Nell’ora che la sposa di Dio surge
A mattinar1 lo sposo perchè l’ami,

Che l’una parte e l’altra tira ed urge
Tin tin sonando con si dolce nota,
Che ’l ben disposto spirto d’amor turge;2

Cosi vid’io la gloriosa ruota
Muoversi, e render voce a voce in tempra
Ed in dolcezza, ch’esser non può nota

Se non colà dove ’l gioir s’insempra

PARAD. X. 139-148.

  1. Ogni parola è notevole per affollate bellezze. Qui è accennato certamente il mattutino delle monachelle; ma di passo, e quasi tacitamente, o col semplice uso d’una parola, è paragonato quel mattutino a que’ canti detti mattinate, che si facevano dagli amanti allo svegliarsi di lor amate in sul mattino.
  2. E quì si può ben dire al leggitore avverti; ma come spiegare tutte le bellezze intellettuali di quelle due parole?