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seno (nel quale e nodrito fui al colmo della mia vita, e nel quale con buona pace di quella, desidero con tutto il cuore di riposare l’animo stanco e terminare il tempo che mi è dato), per le parti quasi tutte alle quali questa lingua si stende, peregrino, quasi mendicando, sono andato, mostrando contro a mia voglia la piaga della fortuna, che suole ingiustamente al piagato molte volte essere imputata. Veramente, io sono stato legno sanza vela e sanza governo portato a diversi porti e foci e liti dal vento secco che vapora la dolorosa povertà; e sono vile apparito agli occhi a molti, che forse per alcuna fama in altra forma m’aveano immaginato; nel cospetto dei quali non solamente mia fortuna invilìo, ma di minor pregio si fece ogni opera sì già fatta come quella che fosse a fare....1 Onde, conciossiachè, com’e detto di sopra, io mi sia a quasi tutti gli Italici rappresentato, perchè fatto mi sono più vile forse che il vero non vuole, non solamente a quelli alli quali mia fama era già corsa, ma eziandio agli altri,

  1. Trat. I°, C. 3, p. 13, 14.